La nota ufficiale del Ministero della Salute ribadisce il valore etico e solidale della donazione di emocomponenti nel nostro Paese

Il sangue umano non è fonte di profitto. Le spese sostenute per la produzione e la distribuzione del sangue e dei suoi derivati non possono gravare sul ricevente ed escludono comunque addebiti ed oneri fiscali.

Ad affermare la natura pubblica del sangue è la legge n. 219 del 2005 secondo cui le varie attività che riguardano il sangue donato (dalla raccolta, alla terapia trasfusionale passando per la produzione di medicinali emoderivati) sono considerate Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sanitaria. Pertanto, trattandosi di LEA, tutte le attività trasfusionali (comprese quelle effettuate da un’azienda sanitaria per conto di un’altra azienda sanitaria, o per conto di strutture sanitarie private) hanno dei costi che sono a carico del Fondo Sanitario Nazionale e vengono rimborsate secondo il nomenclatore tariffario previsto per tutti i LEA a livello nazionale.

Inoltre, alle Associazioni e Federazioni di donatori, che devono essere Organizzazioni di Volontariato (ODV), la medesima legge riconosce la possibilità di promuovere la donazione del sangue e dei suoi componenti e quella di organizzare e gestirne la raccolta, per far fronte a un fabbisogno che il Servizio Sanitario Nazionale, con le sue sole strutture, non sarebbe in grado di gestire. La legge stabilisce, inoltre, uno schema-tipo di convenzione che stabilisce le tariffe, valide su tutto il territorio nazionale, con cui le aziende sanitarie rimborsano le Associazioni di Volontariato per le attività svolte (chiamata del donatore, sensibilizzazione, utenze elettriche, telefoniche e dati, retribuzione del personale amministrativo e sanitario, spese legate alla promozione del dono, rimborso per ristoro post-donazione, rimborso per spese di trasporto e conservazione sacche, smaltimento rifiuti, ecc).

Donare sangue è un gesto altruistico, senza alcun interesse economico. Invitiamo tutti i cittadini a verificare sempre le informazioni sulla donazione del sangue attraverso fonti ufficiali, come i siti del Ministero della Salute, delle Associazioni di donatori e del Centro Nazionale Sangue.

La diffusione di notizie false crea sfiducia e può ostacolare un sistema solidale che si basa sulla partecipazione attiva della comunità.


Di sgummy